Studio Grafologico Nevia Dilissano
perizie su scrittura
analisi falsi documentali

ANALISI:

Soggetto: maschio, anni 42, elettromeccanico, ansiolitici, neurolettici, penna stilografica blu: la sindrome depressiva si evidenzia, nella microscrittura, nel rigo immerso, nella povertà delle forme, nel ritmo pesante e monotono, nella malattia del tratto, bavoso, lento sporco (interferenza psicofarmaci).

Meccanismi di blocco, difficoltà di adattamento reale, se non adeguandosi alla volontà degli altri, il tono depressivo dell'umore, emergono in questo contesto, dove l'Io è incapace di difendersi dalle lame di fondo che emergono dall'inconscio (passaggio da zone di Bl!! a zone di Abr!! in Sa.)

Le classi tampone non offrono adeguata integrazione alle emergenze pulsionali. Rischio di suicidio molto alto.

Sintesi morettiana:

Ritmo: carente di tenuta e di scioltezza nel procedere
Energia: media non costante, canalizzata con impaccio e difficoltà
Spazio: occupato in modo ampio, ma disarmonico, tenuto il margine sin., preoccupato quello destro

Personalità grafica: ridotta evoluzione in rapporto all'età anagrafica Se con Moretti, si può asserire che ogni segno in eccesso può essere disintegrante, nel caso in indagine il segno Discendente (disintegrazione da depressione) con la sua progressione diventa dominante in questa scrittura superando il grado massimo. gli altri indici compresenti (Calibro piccolo, Minuziosa, Titubante, Stentata, Non omogenea nella pressione) risultano fautori di sfiducia nelle qualità e risorse personali con sensazione generale di crollo.

Ridotto senso dell'Io, sensazione di inadeguatezza, sfiducia e pessimismo nel percorso che avanza con estrema difficoltà e con progressive cadute di tono, tendenza ad analizzare, ma in modo per nulla sereno e con difficoltà a fare chiarezza negli elementi oggetto d'indagine (calibro piccolo, discendente, Minuziosa, Oscura, Titubante). La tensione emotiva che si origina rende quasi impossibile la sintesi ed ingigantisce la portata degli ostacoli e la valutazione degli elementi percepiti come negativi, minando alla base la possibilità di tenuta e la forza di volontà (Discendente, Aste a destra).

Sospensioni d'animo, blocchi emotivi insieme a problemi non risolti accrescono il divario tra il mondo della realtà e quello degli ideali e dei desideri ed acuiscono il senso di insoddisfazione e di impotenza (con il rischio di idee ossessive), il bisogno di trovare sostegno facendolo tuttavia precipitare in forma d'ansia e di angoscia accentuate (Non omogenea nella pressione, Intozzata II, Ritocchi, Ricci della Mitomania, Minuziosa, Pendente, Discendente).

Il disagio è molto forte. Prevale la tendenza a cedere di fronte alla difficoltà, a non lottare, a lasciarsi travolgere. Si ritiene possibile ipotizzare in tale contesto la presenza di depressione nevrotica passibile di spinta al suicidio.

Tratto da NEVIA DILISSANO IL RISCHIO DI PASSAGGIO ALL'ATTO
Compendio sulla tecnica grafometrica della sinuosità dell'onda (Salce - Prenat)
Contributo di Scuola Morettiana
A cura di Iride Conficoni

 

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